I premi del lavoro diretto italiano nel ramo r.c. auto e natanti, raccolti nel 2016 dalle 43
imprese nazionali e rappresentanze di imprese estere con sede legale in uno stato extra SEE che hanno esercitato il ramo, sono stati pari a 13.526 milioni di euro, con
un decremento rispetto al 2015 pari al 4,9%. Si registra quindi per il quinto anno consecutivo una flessione della raccolta.
Secondo la statistica pubblicata da IVASS, il peso dei premi del ramo r.c. auto e natanti sul totale dei rami danni è del 42,3%, in calo per il quinto anno consecutivo (la quota ammontava a 49,6% nel 2012).
Nel 2016 il premio pagato per veicolo assicurato, al netto degli oneri fiscali e parafiscali, risulta pari a 349 euro, in calo rispetto al 2015 – di cui 276 euro per il premio puro.
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale della raccolta, essa è concentrata nelle regioni del Nord, con un’incidenza sul totale nazionale pari al 45,9%, simile a quella dei tre precedenti esercizi e in flessione rispetto agli esercizi precedenti il 2012.
L’incidenza delle provvigioni di acquisizione e d’incasso sui premi, pari all’11,2%, è in
lieve aumento rispetto al 2011 (10,6%). L’incidenza delle altre spese (di acquisizione e
amministrazione, una cui parte è indipendente dal valore dei premi e dal numero dei contratti) è aumentata per effetto della diminuzione del volume dei premi stessi. Ciò ha determinato un aumento di 3,2 punti percentuali dell’expense ratio (21,4% nel 2016, da 18,2% del 2011).
La composizione delle spese di gestione è stata caratterizzata da una diminuzione della quota delle provvigioni (52,4% nel 2016, rispetto a 57,7% del 2011).
Fonte: IVASS