di Manuel Costa
Si consolida a novembre la situazione sul fronte delle sofferenze bancarie, mentre prosegue la dinamica positiva dei prestiti a famiglie e imprese e continua il buon andamento del mercato dei mutui per l’acquisto di abitazioni. I tassi di interesse si mantengono su livelli molto bassi. Sono queste le principali indicazioni che arrivano dal rapporto mensile dell’Abi.
Le sofferenze nette a novembre 2017 si sono attestate a 66,3 miliardi di euro; un valore stabile rispetto ai 65,9 miliardi del mese precedente e in forte calo rispetto al dato di dicembre 2016 (86,8 miliardi). In particolare, la riduzione è stata di oltre 22,5 miliardi rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi). Per il vicedirettore generale dell’associazione Gianfranco Torriero «nei pro ssimi mesi ci saranno ulteriori cali, visti gli annunci di operazioni di dismissione di portafogli da parte di molte banche e un maggiore focus sulla gestione interna». Sono confortanti secondo l’Abi anche «i dati relativi ai nuovi flussi di sofferenze». Le banche italiane «rappresenteranno alla Bce i miglioramenti» sulle sofferenze, ha detto Torriero in vista dell’incontro di oggi con il responsabile della Vigilanza Danièle Nouy. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è ridotto a 3,74% a novembre 2017 (era 4,89% a fine 2016).
Bene i prestiti a famiglie e imprese che hanno registrato a dicembre una crescita su base annua del 2,3%, proseguendo la positiva dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere. Il tasso di crescita annuo si è mantenuto su valori positivi da 23 mesi. Confermata a novembre la buona performance del mercato dei mutui. L’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie ha registrato una variazione del 3,4% rispetto a novembre 2016 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento).
I tassi di interesse alla clientela si sono mantenuti a dicembre su livelli molto bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è stato pari al 2,69%, nuovo minimo storico (2,73% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). Minimo storico, all’1,90%, anche del tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni (1,97% a novembre 2017, 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso. Minimo storico anche per il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese risulta pari a 1,45%.
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