Mutui in ripresa (+1,7%) con i tassi ai minimi storici (2%)
A novembre sono diminuite le sofferenze nette del sistema bancario, mentre si è confermata una ripresa del mercato totale dei mutui. A dicembre i tassi di interesse per prestiti alle famiglie finalizzati all’acquisto di abitazioni fanno registrare un nuovo minimo storico, mentre prosegue la crescita degli impieghi a famiglie e imprese. È questo il quadro che emerge dal bollettino mensile dell’Abi, l’associazione bancaria italiana.
Nel dettaglio, a fine 2016 l’ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.807,7 miliardi è nettamente superiore, di quasi 132 miliardi, all’ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.676,1 miliardi di euro.
Dai dati di dicembre, ha sottolineato l’Abi, emerge che i prestiti a famiglie e imprese sono in crescita su base annua del +1,4%, in accelerazione rispetto al +0,8% del mese precedente, confermando la prosecuzione del miglioramento della dinamica dello stock dei finanziamenti. Tale evidenza emerge dalle stime di Abi basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a famiglie e imprese (calcolati includendo i prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni).
A novembre si conferma, anche per i finanziamenti in essere, la ripresa del mercato dei mutui, inizialmente colta con l’impennata dei nuovi mutui. L’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie ha registrato una variazione positiva di +1,7% rispetto a novembre 2015 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento).
Per quanto riguarda i tassi di interesse, a dicembre si sono ridotti ulteriormente i tassi di interesse applicati sui prestiti alla clientela: il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 2,85%, toccando il nuovo minimo storico (era pari a 2,91% il mese precedente e a 6,18% prima della crisi, a fine 2007).
Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è attestato al 2,02%, nuovo minimo storico (2,05% a novembre 2016 e 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso.
Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è posizionato all’1,54%, era pari a 1,56% il mese precedente (5,48% a fine 2007).
Buone notizie sul fronte delle sofferenze. A fine novembre, le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni già effettuate dalle banche con proprie risorse) si sono collocate a 85,2 miliardi, un valore in ulteriore lieve diminuzione rispetto al dato di ottobre (85,5 mld). Si conferma quindi la riduzione di oltre il 4% delle sofferenze nette rispetto al picco di 89 miliardi di fine novembre 2015. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è risultato pari al 4,80% a novembre 2016, lo stesso valore di ottobre 2016 (era il 4,91% a fine 2015 e lo 0,86% prima dell’inizio della crisi).
Se si guarda alla dinamica della raccolta da clientela, in Italia i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a fine dicembre 2016, di circa 54,6 mld rispetto a un anno prima (variazione pari a +4,2% su base annuale), mentre si conferma la diminuzione della raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, per quasi 77 mld in valore assoluto negli ultimi 12 mesi (pari a -19,9%).
La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) ha registrato a fine 2016 una variazione su base annua pari a -1,3%, era -1,2% il mese precedente.
Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi la raccolta da clientela è cresciuta da 1.513 a 1.676,1 miliardi, segnando un aumento, in valore assoluto, di oltre 163 miliardi.
Intanto, il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, ha precisato la posizione dell’Associazione rispetto alla pubblicazione della lista dei debitori insolventi di Mps durante l’audizione congiunta delle commissioni Finanze del senato e della camera, presiedute dal senatore pd, Mauro Maria Marino, inerenti la tutela del risparmio nel settore creditizio. «Il direttore generale di Abi, Giovanni Sabatini», ha detto Marino, «ha precisato la posizione dell’Associazione rispetto alla pubblicazione della lista dei debitori insolventi di Mps: se essa sarà proposta, la commissione la esaminerà, valutando complessivamente tutti i profili problematici, al fine di garantire l’esigenza di maggiore trasparenza».
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