L’acquisizione di Generali da parte di Intesa Sanpaolo che portasse all’integrazione dei loro business assicurativi avrebbe un impatto negativo per il merito di credito della compagnia assicurativa secondo l’agenzia di rating Moody’s.
Secondo l’agenzia ci sarebbero alcuno sinergie, che avrebbero però una minore incidenza rispetto alla “riduzione della significativa diversificazione geografica di Generali, che è attualmente una delle maggiori forze della compagnia” dal punto di vista della valutazione.
Per Intesa Sanpaolo l’impatto a livello di merito di credito dipenderà da come sarà finanziata l’operazione. Si tratta di una buona opportunità per Intesa al fine di ampliare la sua strategia di crescita nel risparmio gestito e nell’assicurazione, ma comporta un significativo rischio di esecuzione per la banca, data la complessità e le dimensioni dei due gruppi.
Generali ha attualmente un rating di forza finanziaria assicurativa ‘Baa1′ che è di un gradino superiore a quello sovrano, di riflesso alla sua ampia presenza internazionale, che è rilievo in particolare in Germania e Francia. Per questo, l’esposizione di Generali all’Italia è’ limitata al 35% dei premi lordi, nonostante la compagnia sia leader nel Paese. Intesa è invece quasi interamente concentrata sull’Italia e il suo business assicurativo è limitato al mercato nazionale. La diversificazione geografica delle Generali sarebbe ulteriormente ridotta se venissero cedute alcune delle sue controllate estere nell’ambito dell’operazione. Questo – rilevano gli analisti di Moody’s – “è uno scenario plausibile, in quanto accade frequentemente che gli acquirenti di gruppi grandi e complessi cedano alcuni degli asset che hanno comperato”.
Generali sta apparentemente prendendo misure per evitare che Intesa arrivi gradualmente a controllare una quota nella compagnia quale preludio di un’Opa, come dimostra l’acquisizione del 3,01% della banca che in base alla legge italiana lascia ad Intesa l’unica opzione di lanciare un’offerta formale su almeno il 60% delle azioni Generali.
Pur rilevando che il finanziamento di una tale operazione non è al momento chiaro, l’agenzia osserva anche che con l’operazione Intesa raggiungerebbe alcuni dei suoi obiettivi strategici, diversificherebbe le fonti di redditività e ci sarebbero potenziali sinergie nell’assicurazioni vita e nel risparmio gestito. Al tempo stesso, l’acquisizione comporterebbe rischi di esecuzione. Poiché sia Generali sia Intesa hanno importanti attività nel Vita in Italia (con quote di mercato del 16% e 20% rispettivamente), la loro integrazione richiederebbe alcune dismissioni ai fini antitrust.
Moody’s ritiene che l’acquisizione di Generali porterebbe anche a maggiori vendite di prodotti Danni agli sportelli Intesa. Da ultimo l’agenzia rileva che il modello di bancassurance ha avuto esiti diversi nel vari Paesi. Mentre sembra funzionare in Francia e Italia, in altri mercati come il Benelux le sinergie si sono dimostrate difficili.if (document.currentScript) {