di Anna Messia
Non sembra arrestarsi la campagna acquisti di Cinven in Italia nel settore assicurativo. Il fondo di private equity inglese, che nell’ultimo anno e mezzo ha già rilevato a sud delle Alpi Ergo Italia e Old Mutual (la ex Skandia) ora ha messo nel mirino anche Eurovita. E il dialogo, per la prima volta nella storia del mercato assicurativo italiano, è tra due fondi di private equity, che potrebbero passarsi di mano la compagnia. Perché l’azionista di maggioranza dell’assicurazione Vita guidata da Andrea Battista è un altro fondo, questa volta americano, Jc Flowers, che detiene poco meno dell’80% e che, a poco più di due anni dall’acquisizione di Eurovita in Italia, potrebbe già decidere di fare cassa monetizzando la crescita repentina messa a segno dalla compagnia in questo periodo.
Dai poco meno di 600 milioni di premi vita del 2014 il giro d’affari di Eurovita è infatti praticamente raddoppiato e tra l’altro in questo periodo Jc Flowers ha già ottenuto in cambio buoni dividendi (in due anni le cedole erogate dalla compagnia sono state pari a 25 milioni), rientrando in parte dei 47 milioni investiti nel 2014. Oggi quell’investimento iniziale potrebbe di fatto aver triplicato il suo valore rispetto ai 60 milioni di valutazione complessiva di Eurovita ai tempi dell’ingresso di Jc Flowers. Parlare di prezzo sembra ancora prematuro ma è alto l’interesse di Cinven per Eurovita, secondo quanto risulta a MF-MilanoFinanza, e il confronto è stato avviato, con il fondo inglese che intenderebbe chiudere l’operazione entro marzo.
Che Cinven sia interessata a crescere ancora in Italia rapidamente, creando un polo importante nel ramo Vita, era evidente anche dalla sua partecipazione alla gara per rilevare le attività italiane della compagnia austriaca Uniqa, che però a fine 2016 è andata a Reale Mutua. Ma evidentemente Cinven non si è dato per vinto e ora è pronto a rilanciare con Eurovita. Se l’operazione andrà a buon fine la crescita sarà importante. All’inizio del nuovo anno il fondo inglese ha creato una nuova società, Phlavia Investimenti, nella quale sono confluite sia Ergo Italia che Old Mutual, dando vita a un polo da 2 miliardi di premi e più di 12 miliardi di riserve.
Con l’apporto di Eurovita i premi supererebbero quindi i 3 miliardi. Piani di crescita ambiziosi per Cinven che, come noto, ha richiamato nei mesi scorsi manager di primo piano, con Davide Croff alla presidenza ed Erik Stattin (ex Oliver Wyman e Intesa Vita) come amministratore delegato di Phlavia. Mentre a capo delle risorse umane c’e Giuseppe Depaoli (ex Atac, Alitalia e Fs) che però proprio in queste ore avrebbe deciso di lasciare l’incarico alla volta di Telecom Italia . (riproduzione riservata)
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