“Siamo favorevoli all’attuale formulazione della norma che prevede la possibilità di svolgere la prestazione lavorativa con modalità di ‘lavoro agile’ ricorrendo ad un semplice accordo tra le parti, senza previsioni che rinviino alla contrattazione collettiva”.
Lo hanno detto i rappresentanti dell’Ania nel corso dell’audizione sul Ddl lavoro autonomo nella commissione Lavoro della Camera.
“Laddove, tuttavia, in fase di approvazione del provvedimento ciò si ritenesse necessario, siamo dell’avviso che la norma dovrebbe al più prevedere la possibilità, e non certo l’obbligo, per i contratti collettivi di introdurre eventuali ulteriori previsioni finalizzate ad implementare la regolamentazione di legge del ‘lavoro agile”.
“Siamo convinti che il ricorso allo ‘smart working’, se ben strutturato, – aggiunge l’Ania – potrebbe realizzare, in un contesto di generale soddisfazione e in un quadro di certezza normativa, condizioni di maggior benessere per i lavoratori e di efficientamento per le imprese”.
Il modello di ‘lavoro agile’ potrebbe quindi essere “previsto o inserito nei modelli organizzativi delle imprese senza particolari vincoli o limitazioni, salvo naturalmente quelli derivanti dalla particolarità o specificità di quelle attività che richiedono necessariamente la presenza del lavoratore nei luoghi di lavoro” e senza “essere necessariamente condizionato dalla tipologia dell’accordo con il quale verrà posto in essere, a tempo indeterminato o a tempo determinato”.
Viene peraltro precisato che “anche per tale modalità di lavoro dovranno valere, pur a fronte della sua specificità, le stesse previsioni normative ed economiche previste sul piano generale dai vari contratti collettivi nazionali di settore”.
Il testo integrale dell’Audizione si può leggere qui.