E’ operativo presso Consob l’Arbitro per le controversie finanziarie (Acf), nuovo strumento su cui i risparmiatori potranno contare per risolvere in sede stragiudiziale le controversie con gli intermediari.
Sul sito www.acf.consob.it, si legge in un comunicato dell’Authority, a partire da oggi i risparmiatori interessati troveranno in formato video e tramite un’apposita brochure esplicativa tutte le informazioni utili a capire chi può fare ricorso all’Arbitro, a quali condizioni, attraverso quale procedura e in quali tempi.
L’Acf è a disposizione dei piccoli investitori che si trovino ad avere un contenzioso con il proprio intermediario (banca, sim, sgr) per lamentele che riguardino la violazione presunta di norme in materia di correttezza dei comportamenti e di trasparenza delle informazioni.
Possono ricorrere all’Arbitro tutti quei risparmiatori che abbiano già presentato reclamo presso l’intermediario senza aver ottenuto risposta nei due mesi successivi, oppure che hanno ottenuto una risposta non soddisfacente. Una volta fatto il reclamo e passati i due mesi, il passo successivo è il ricorso all’Arbitro.
L’organismo intende mettere a disposizione dei risparmiatori uno strumento agile ed efficiente per risolvere al di fuori delle aule dei tribunali le controversie con gli intermediari fino a un valore massimo di 0,5 milioni di euro. Il ricorso all’Acf è del tutto gratuito per i risparmiatori.
I tempi della pronuncia sono rapidi: l’Arbitro è tenuto, infatti, a chiudere il contenzioso entro massimo sei mesi.