Tre su cinque. Tanti sono i consiglieri di amministrazione di Sace dalla fine dello scorso anno, dopo l’improvvisa scomparsa di Luigi Chessa, giovane responsabile affari legali di Cassa Depositi e Prestiti e membro del board della società assicurativa dallo scorso agosto, quando aveva assunto anche la presidenza di Simest.
Il consiglio di amministrazione di Sace al momento è quindi composto solo dal presidente Giovanni Castellaneta, dall’amministratore delegato Alessandro Castellano e da Simonetta Iarlori (direttore operativo di Cdp), che era entrata nel board lo scorso agosto assieme a Chessa in sostituzione dei dimissionari Leone Pattofatto e Maria Elena Cappello. A dire la verità già da novembre il cda era a ranghi ridotti, con quattro consiglieri, in seguito alle dimissioni di Carlo Monticelli, che ha assunto la carica di vicegovernatore della Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (Ceb). Ad ogni modo, finché la maggioranza dei consiglieri è in sella, formalmente non sussistono limitazioni alle attività del consiglio. Tuttavia per questioni di opportunità è scontato che decisioni di particolari rilevanza difficilmente saranno assunte da un cda di soli tre membri su cinque. Eppure nei prossimi mesi, anche in base al nuovo piano industriale della Cassa Depositi e Prestiti (presentato lo scorso dicembre), in casa Sace le trasformazioni e le operazioni straordinarie si annunciano numerose.
Il nuovo management di Cdp ha infatti deciso di concretizzare il progetto SuperSace, sotto le cui insegne confluiranno sia le iniziative legate al credito alle esportazioni (oggi in mano alla Export Bank con Abi e Cdp) sia le attività di Simest. Senza contare il fatto che anche il piano industriale del gruppo assicurativo, ormai pronto, dovrà comunque passare per l’approvazione in consiglio di amministrazione.
Al momento però non c’è ancora una tempistica definita per il reintegro del board, che peraltro dovrà essere completamente rinnovato entro il prossimo giugno, dal momento che scadrà in occasione dell’approvazione del bilancio 2015. Bisognerà quindi aspettare le prossime settimane per capire come la controllante Cdp avrà intenzione di muoversi. (riproduzione riservata)