Il 2015 è stato un anno molto positivo per la produzione Vita in Italia con una crescita globale pari all’8%, rispetto allo stesso periodo del precedente anno. Tale risultato evidenzia un trend in crescita del settore assicurativo, permettendo a quest’ultimo di raggiungere uno storico traguardo con il sorpasso, in termini di raccolta, nei confronti dei fondi comuni. Già nel 2014, il rapporto dei premi Vita sul prodotto interno lordo (6,9%) era aumentato rispetto al 5,5% del 2013.
Costante incremento, dunque, per il settore che sembra voler continuare la sua corsa anche nel 2016. Tale andamento, infatti, fa seguito a una sempre maggiore attenzione da parte dei risparmiatori a una necessaria pianificazione patrimoniale attraverso l’utilizzo di strumenti più efficaci ed efficienti, come le polizza Vita. Inoltre, i rendimenti delle gestioni separate, +3,7% in media, hanno incrementato l’interesse per le polizze di Ramo I (che hanno come sottostante proprio le gestioni separate), tenuto conto del contesto attuale e futuro dei rendimenti obbligazionari, prossimi allo zero. In contemporanea, grazie all’offerta di prodotti detti multi-ramo (che investono i premi sia in gestioni separate di Ramo I sia in fondi di Ramo III), abbiamo assistito a un aumento significativo della sottoscrizione di polizze unit linked, o Ramo III: tipologia contrattuale che permette al sottoscrittore di investire in un’ampia varietà di prodotti a più elevato contenuto finanziario, attraverso una gestione discrezionale, mantenendo un notevole livello di flessibilità e personalizzazione grazie a garanzie opzionali. Da notare che a novembre 2015, analizzando i dati ufficiali pubblicati dall’Ania, si evince come il 66% della raccolta Vita sia stato realizzato sul Ramo I, con un lieve calo rispetto all’anno precedente. Dal medesimo studio, si nota altresì come la raccolta delle polizze di Ramo III abbia fatto registrare una performance record, con un tasso di crescita pari ad oltre il 52%, attestandosi al 31,2% della produzione totale. Per quanto concerne il 2016, ci aspettiamo che il settore assicurativo continui la sua crescita dinamica, ovvero +10% rispetto al 2015, superando i 100 miliardi di euro di raccolta. In particolare, ci aspettiamo che la raccolta di polizze unit linked possa continuare il suo trend di crescita stimata intorno al 40%, superando il muro di 40 miliardi di euro di raccolta, a fronte di una stabilizzazione di quella di polizze di Ramo I che si attesta attorno ai 60 miliardi di euro.
Per quanto riguarda il Private Life Insurance (ovvero l’offerta di soluzioni assicurative personalizzate per i grandi patrimoni, ndr), che è presente sia nel Ramo I che nel Ramo III, i nuovi filoni rappresentati da Art Finance, Lasciti, Multiramo Avanzati e Post Voluntary Disclosure, sono temi da seguire da vicino poiché giocheranno certamente un ruolo determinante nella raccolta 2016. Ricordiamo che la polizza Vita, soluzione prevista dal nostro codice civile, rimane strumento flessibile e reversibile a favore di terzi. Essa permette un’accurata gestione del passaggio generazionale e della protezione patrimoniale, beneficiando di rilevanti vantaggi amministrativi e fiscali. In questo senso è importante sottolineare come la Corte di Giustizia Europea, con la Sentenza 1 marzo 2012 (C-166/11), abbia confermato la natura assicurativa delle polizze unit linked, nonostante la loro connotazione finanziaria.
Sempre da un punto di visto normativo, il probabile innalzamento dell’imposta di successione dal 4 al 5% per gli eredi diretti, e dal 6 al 12% per le altre tipologie di eredi, unitamente alla riduzione delle franchigie, (da 1 milione a 400 mila euro per il primo caso e la cancellazione di quest’ultima per il secondo) rappresenta un’importante opportunità per il settore assicurativo, ed in particolar modo per il private insurance. (riproduzione riservata)
*amministratore delegato di Farad International