Novità in campo sanitario pronte a coinvolgere anche le professioni non strettamente attinenti l’area medica. Ed ecco che in prima fila ingegneri e assicuratori pronti a cogliere le nuove opportunità di lavoro. In un’ottica di risk management, infatti, le strutture sanitarie sia pubbliche sia private non dovranno solo dotarsi di un professionista del rischio ma dovranno fare in modo che all’interno della struttura sia presente un responsabile delle tecnologie sanitarie.
Spazio, quindi, al ramo dell’ingegneria clinica e della bioingegneria.
«Le nuove disposizioni in campo sanitario a cui tutte le strutture dovranno adeguarsi», ha spiegato a IOLavoro Roberto Agosti, coordinatore del master Cineas in Hospital risk management, «offriranno nuove opportunità di lavoro e di specializzazione per il settore ingegneristico. In particolare», ha precisato Agosti, «le porte si apriranno per coloro che si occupano di bioingegneria e ingegneria clinica.
I macchinari sanitari, infatti, sono dotati di un livello complessità sempre più alto e di pari livello dovranno essere i professionisti chiamati a gestirli. Questo sostanzialmente significa un nuovo sbocco professionale sia per i neolaureati sia per coloro che si stanno riqualificando».
Ma le opportunità di lavoro non sono finite. Spazio, infatti, agli assicuratori.
«Le compagnie assicurative negli ultimi anni, a causa degli enormi costi a cui sono andati incontro a causa della sempre maggiore quantità di cause mediche instaurate sono andate pian piano ritirandosi dal mercato sanitario», ha sottolineato Agosti, «ora , Però, si assisterà ad una inversione di tendenza perché il responsabile del rischio sanitario in una struttura sarà chiamato a gestire anche aspetti assicurativi e per farlo non potrà fare a meno di consultarsi con esperti del settore, serviranno, quindi, broker con competenze specifiche e compagnie di riferimento».