di Paola Valentini
Prima nel 2014 per volumi scambiati in conto terzi nelle azioni è FinecoBank, con una quota di mercato del 18,54%, seconda Iwbank con l’11,47%, terza Banca Imi con l’8,67%. Mentre considerando il numero delle operazioni, sempre nell’equity (segmenti Mta, Bats Chi-X ed Equiduct) FinecoBank resta al primo posto con una quota di mercato del 16,10%, seguono Banca Imi con l’11,35% e Iwbank con l’8,87%. È la fotografia scattata da Assosim, l’associazione italiana degli intermediari mobiliari, che ieri ha presentato l’analisi sulle transazioni gestite proprie associate sui mercati di Borsa Italiana, su Eurotlx, Hi-Mtf, Bats Chi-X, Equiduct e nella veste di internalizzatori sistematici. Nella classifica nel comparto delle obbligazioni, elaborata aggregando i volumi scambiati dagli intermediari associati in conto terzi su Mot, Eurotlx ed Hi Mtf, sul podio ci sono Banca Imi con una quota di mercato del 20,83%, Banca Akros con il 16,05% e terza Iccrea Banca con l’11,67%. Mentre considerando il numero delle operazioni sempre nell’obbligazionario si piazzano ai primi tre posti Banca Imi (market share del 25,19%), Banca Akros (12,30%) e FinecoBank (7,42%). «Nel 2014 abbiamo acquisito 103 mila nuovi clienti chiudendo l’anno con il 15% in più rispetto al 2013», ha commentato Paolo Di Grazia, direttore Banca Diretta FinecoBank. «Il numero di ordini eseguiti ha superato i 24 milioni, con un incremento del 10% rispetto al 2013». Quanto ai dati di sistema, lo scorso anno il controvalore totale degli scambi sul mercato azionario di Borsa Italiana, pari in valore assoluto a 724 miliardi di euro, è aumentato del 33,17% rispetto al 2013, mentre il numero dei contratti scambiati, 67 milioni, è aumentato del 16,6%. Il tutto nel corso di un anno in cui l’indice Ftse Italia Mib Storico ha fatto registrare una perdita dello 0,4%, mentre il Ftse Mib e il Ftse Italia Star sono cresciuti rispettivamente dello 0,2% e del 9,6%. Assosim sottolinea che le azioni del Ftse Mib hanno rappresentato il 91,3% dei controvalori negoziati sul mercato azionario di Borsa Italiana e il 74,7% del numero dei contratti scambiati: è confermata quindi l’elevata concentrazione degli scambi sul mercato italiano. Nell’obbligazionario, invece, sul Mot i controvalori scambiati sono diminuiti del 2,07%. Complessivamente sono stati scambiati 323 miliardi di euro di controvalore a fronte di 4,9 milioni di contratti. Sul segmento EuroMot, in controtendenza rispetto all’andamento generale del Mot, i controvalori scambiati sono cresciuti del 74,34%. Mentre su EuroTlx il controvalore totale è salito del 3,59% rispetto al 2013 e il numero di contratti scambiati è aumentato del 1,24%. Anche nel 2014 Cert-X, segmento dedicato ai certificati d’investimento e a leva, è cresciuto sia come numero dei contratti (+91,3%) sia come volumi (+88,3%). Si segnala anche la buona performance del SeDeX, sul quale nel 2014 sono stati effettuati scambi per 24 miliardi di controvalore (+51,16%) a fronte di 2,4 milioni di contratti (+44,44% sul 2013). In crescita anche il mercato Etf Plus, dove sono stati scambiati 74 miliardi di controvalore (+11,04%). Chiusura positiva anche per il mercato degli strumenti finanziari derivati Idem: in totale sono stati scambiati 39 milioni di contratti (+20,14%). Considerando i volumi totali intermediati (conto proprio e conto terzi) nei vari mercati gestiti da Borsa Italiana, si evidenzia la prima posizione di Société Générale su Mta con il 6,86% del mercato e su Etf Plus con il 6,62%, Banca Imi su Domestic Mot con il 13,62% e su EuroMot (23,02%). Mentre Unicredit Banca Ag vince sul SeDex con il 14,24%, FinecoBank su Futures su Indice con il 3,65% e su Mini Futures su Indice con il 13,03%. Al top sulle opzioni sulle azioni con il 13,36% e su Futures su Azioni con il 18,04% c’è Intermonte Sim. Morgan Stanley si piazza prima sulle opzioni su Indice con l’8,91% e Banca Akros spicca su Idex con il 10,18% del mercato. (riproduzione riservata)