Le perdite totali legate ai disastri naturali secondo la recente revisione di Munich Re nel 2014 sono diminuite, dal momento che la stagione degli uragani nel Nord Atlantico si è rivelata tranquilla.
“Le minori perdite nel 2014 non devono darci un falso senso di sicurezza perché la situazione di rischio nel complesso non è cambiata. Non c’è ragione di prevedere un altrettanto moderato corso degli eventi nel 2015”, ha avvertito tuttavia Torsten Jeworrek, un membro del board della compagnia assicurativa tedesca.
Lo scorso anno le perdite si sono attestate a 110 miliardi di dollari, di cui 31 mld coperte da assicurazione, a fronte dei 140 miliardi di dollari del 2013 (di cui 39 assicurati).
Il numero di morti è sceso a 7.700 rispetto ai 21.000 del 2013.
La catastrofe naturale più grande è stata l’alluvione in India e Pakistan dello scorso settembre, che ha causato 665 vittime, mentre la catastrofe più costosa è stato il ciclone Hudhud, che ha causato danni totali per 7 mld $ (di cui 3,1 assicurati).
In totale sono state registrate 980 eventi catastrofici e il 92% di essi è collegato al meteo.
I danni maggiori in America del Nord sono dovuti non agli uragani ma ad un inverno insolitamente freddo e ai fenomeni di neve e gelo che hanno colpito parte degli USA e Canada (3,7 mld $ di anni, di cui 2,3 assicurati).
In Europa invece i danni maggiori sono stati causati dalla grandine in Francia, Belgio e Germania a giugno (2,5 mld €, di cui 2 mld assicurati).