Nel quadro del suo quarto Barometro dei rischi, realizzato sondando 500 risk manager di 47 paesi, Allianz rileva come il cyber risk preoccupi sempre più i grandi gruppi internazionali e sia salito nella lista delle preoccupazioni dei risk manager nel corso degli ultimi due anni, anche se i rischi tradizionali rimangono in testa alla lista.

Il cyber risk occupava l’8° posizione nel 2014 e la 15° nel 2013. Nel 2015 sale al 5° posto (17%).

In Germania, UK e USA sale addirittura nel podio. Ciò nonostante ancora il 73% dei rispondenti sottovaluta le conseguenze potenziali di un attacco cyber.

I cyber risk sono molto complessi. Per identificare e valutare gli scenari di rischio, i responsabili della sicurezza informatica e i risk manager devono mettere insieme le loro conoscenze. Non bisogna sottovalutare il fattore umano, perché i dipendenti possono provocare delle crisi di sicurezza informatica anche se in maniera accidentale”, ha detto Jens Krickhahn, di Allianz Global Corporate & Specialty.

Tra le altre preoccupazioni,  in vetta alla classifica del Barometro 2015 i danni da interruzione di esercizio dovuti all’interruzione delle supply chane (46%), le catastrofi naturali (30%), i rischi incendio/esplosione (27%) e i cambiamenti normativi (18%).

Seguono il rischio reputazionale (16%), il rischio di stagnazione o calo del mercato (15%), la crescita della concorrenza (13%), i rischi politici, sociali, le guerre (11%), il furto, la frode e la corruzione (9%).

http://www.agcs.allianz.com/assets/PDFs/Reports/Allianz-Risk-Barometer-2015_EN.pdf