di Stefania Peveraro
Mentre i mercati festeggiano per l’annuncio delle tanto attese misure di Qe da parte della Banca Centrale Europea, l’economia reale ancora arranca e ci vorrà necessariamente del tempo perché il volano della finanza possa portare dei benefici tangibili per le aziende. Intanto quello che è certo è che il 2014 si è chiuso con il pil in contrazione dello 0,3%.
E la situazione critica per le aziende è riflessa in maniera evidente su due indicatori elaborati Euler Hermes, quali i giorni di incasso di un credito e le insolvenze aziendali. Il gruppo di assicurazione crediti controllato da Allianzha anticipato a MF-Milano Finanza che nel 2014 la stima dei tempi di incasso di un credito per le imprese private è stato in media di 100 giorni, ben lontano dallo standard definito dalla Ue (60 giorni). Le difficoltà e i tempi lunghi per incassare un credito si riflettono sulla crescita delle insolvenze aziendali, che hanno raggiunto il picco di 15.500 lo scorso dicembre (+10% dal 2013), settimo anno consecutivo di incremento. E se è vero che quest’anno le cose dovrebbero andare meglio, con il Pil che timidamente dovrebbe tornare in terreno positivo e con le insolvenze a loro volta in lieve contrazione, ciò non toglie che il rischio dei mancati pagamenti resterà elevato e che le aziende più vulnerabili resteranno quelle più piccole, per le quali un mancato incasso da parte di uno o più clienti importanti può significare la differenza tra la vita e la morte dell’azienda stessa.
Proprio per intercettare questo bisogno di certezza delle pmi, ha spiegato a MF-Milano Finanza Andrea Misticoni, direttore commerciale Euler Hermes Italia, «lanceremo in Italia la prossima settimana un prodotto che tutela le transazioni commerciali in Italia e all’estero di aziende con fatturati assicurabili compresi tra i 100 mila euro e i 5 milioni, che è estremamente semplice da capire, molto flessibile, con costi fissi e accessibile online, tutte caratteristiche che abbiamo riassunto nel nome del prodotto che è stato battezzato Simplicity»
Prima di lanciarsi in questa avventura, che non ha uguali in Italia, ma che il gruppo assicurativo ha già testato con successo nel Regno Unito, «è stata condotta un’approfondita analisi di mercato, affidando a Format Research il compito di intervistare oltre 400 imprese target e dalla quale è appunto emerso un grande interesse per un prodotto di questo tipo», ha aggiunto Misticoni.
In sostanza, Euler Hermes assicurerà l’intero fatturato delle pmi clienti prodotto in Italia, in altri 24 Paesi europei e negli Stati Uniti, stabilendo a seconda del livello di fatturato, un massimale di indennizzo che per esempio per un’azienda da 100 mila euro di fatturato sarà di 50 mila euro. Per ciascun cliente, poi, il massimo indennizzo possibile è fissato nel 60% della quota del credito non pagato. Sia il massimale sia la quota di credito indennizzata per ciascun cliente (sempre all’interno però del massimale) possono comunque essere elevati. In ogni caso, il premio che viene calcolato compilando l’apposito modulo online sarà comprensivo di tutti i costi, compresi quelli di recupero del credito nel caso di mancato pagamento.
Così, sempre tornando all’esempio dell’azienda da 100 mila euro, la copertura minima costerebbe 3 mila euro all’anno, «con il vantaggio di non dover affidare cliente per cliente come invece di solito accade per polizze di questo tipo», ha concluso il manager, che ha anticipato: «Il prodotto ha attratto l’interesse delle principali banche italiane, che si dicono pronte a offrire migliori condizioni di credito alle pmi che cedano loro i diritti di polizza. Non le nascondo infine, che con alcune banche siamo in trattative perché sono interessate a distribuirlo alla clientela con il loro brand». (riproduzione riservata)