In Italia ci sono 3 milioni di green jobs; nel 2014, ci sono state 234 mila assunzioni di specialisti con competenze legate all’ambiente, ossia il 61% della domanda totale di lavoro, secondo i dati di GreenItaly 2014– Rapporto Annuale di Unioncamere e Fondazione Symbola. L’indagine evidenzia, inoltre, che il manager del rischio ambientale si colloca tra le figure con le migliori prospettive di sviluppo per il futuro.
“Effettivamente è un professionista che può essere richiesto trasversalmente da aziende dei più diversi settori industriali e di tutte le classi dimensionali (piccole/medie/grandi realtà); non solo nei comparti più generalmente considerati ad alto impatto ambientale (come le grandi aziende chimico farmaceutiche, oil&gas e dei trasporti), ma anche da imprese tessili, alimentari e dalle municipalizzate” commenta Giovanni Faglia coordinatore del Master Cineas “Environmental risk assessment and management” che giunge quest’anno alla sua ottava edizione.
Un incidente con conseguenze sull’ambiente può essere un incendio nel magazzino di stoccaggio, uno scarico irregolare dei residui dei processi industriali, emissioni inquinanti. I rischi sono molteplici, quindi, nelle diverse fasi e funzioni produttive.
“In base alle più recenti normative in queste situazioni si delineano profili di responsabilità penale e civile con l’obbligo di bonifica e ripristino della situazione iniziale per l’imprenditore o per l’amministrazione pubblica che ha causato l’incidente – spiega il dottor Faglia-. Questo vuol dire un danno economico immediato (che in media è dell’ordine di centinaia di migliaia di euro) a cui si può aggiungere l’interruzione temporanea dell’attività produttiva. E’ certo che questi avvenimenti creano conseguenze indiscutibili sull’immagine dell’impresa le quali, in alcuni casi, possono portare anche alla chiusura definitiva dell’azienda”.
Per svolgere la funzione di environmental risk manager sono indispensabili: esperienza tecnica, competenze giuridiche e conoscenze di alto livello in ambito assicurativo. “E’ un professionista che dialoga con tutte le funzioni aziendali e si caratterizza per avere una formazione multidisciplinare, una spiccata capacità di innovazione e un’attenzione focalizzata sulla formazione continua- puntualizza Faglia-. Infatti, i prodotti assicurativi si evolvono, le normative vengono aggiornate costantemente, le tecnologie di produzione e i processi si modificano. Proprio per la sua funzione strategica il risk manager ambientale nell’organigramma aziendale è alle dirette dipendenze del top management e contribuisce a delineare le strategie d’indirizzo del business. In taluni casi gestisce direttamente un budget dedicato. Certamente, è l’anello di congiunzione tra l’azienda e i consulenti esterni in ambito legale ed assicurativo”.
L’offerta Cineas per la formazione del risk manager ambientale è concepita per professionisti con esperienza in: imprese industriali, enti pubblici, società di bonifica, ambito legale, mondo peritale, broker e società di consulenza. Si tratta di un corso intensivo di 80 ore, concentrate nell’intera giornata del venerdì, a partire dal 13 marzo fino a giugno 2015. Le lezioni si svolgeranno presso la sede del Politecnico di Milano, in Piazza Leonardo Da Vinci, 32 a Milano.
“La formula che abbiamo scelto è particolarmente adatta per chi già lavora- commenta il coordinatore del master- sia nei tempi che nelle modalità di erogazione. La presentazione dei contenuti è organizzata in moduli che coprono le diverse tipologie di rischio ambientale (suolo, aria e acqua), vengono affrontati i profili giuridici, si illustrano le principali coperture assicurative e viene proposta una rassegna delle procedure di bonifica. Ogni docente associa ad una parte teorica molto accurata una serie di casi pratici esemplificativi”. E’ previsto un esame finale.
Il master ha un costo di 2.000 Euro (esente da IVA) e le iscrizioni scadono il 27 febbraio 2015. Per chi si iscrive entro il 27 gennaio è previsto uno sconto del 10% sulla quota di partecipazione. Sono, inoltre, disponibili borse di studio a copertura parziale dei costi; chi desideri partecipare all’assegnazione delle borse deve farne specifica richiesta entro il 6 febbraio.
Maggiori dettagli sono a disposizione sul sito del Consorzio, al link: www.cineas.it/index.php?pag=25