Gli assicuratori svizzeri hanno continuato a crescere, seppure in maniera lieve, anche nel 2014. Nonostante il contesto difficile, soprattutto in termini di tassi di interesse, nei rami danni la raccolta premi è cresciuta dell’1% a 26,4 miliardi di franchi svizzeri (oltre 26,3 miliardi di euro) nel ramo danni, mentre nel vita la raccolta è stata pari a 33 miliardi di euro (+1,1%).
Si tratta di numeri che non sono niente di spettacolare certo, ma che sono comunque sufficienti a confermare l’industria assicurativa come uno dei primi otto settori economici svizzeri, con una incidenza sul Pil di circa il 5%.
Il miglioramento del Vita è stato decisamente inferiore rispetto al +5,4% del 2013. Nel dettaglio, gli affari del ramo collettivo sono migliorati solamente dell’1% a fronte del +7,9% del 2013, mentre i premi incassati con le polizze vita individuali sono saliti dell’1,3% dopo tassi di crescita, in parte negativi, segnati negli ultimissimi anni.
Per quanto riguarda i rami danni l’Associazione Svizzera d’Assicurazioni (ASA) stima un incremento dell’1% (inferiore rispetto al +1,6% dell’anno precedente). In un mercato molto competitivo, i numeri testimoniano un’evoluzione che si conferma ancora solida. Sul fronte delle spese gli assicuratori hanno beneficiato dell’assenza di gravi danni causati dal maltempo nel 2014.
Stando all’ASA le società assicurative guardano con fiducia al futuro, pur rimanendo vigili.
Il principale motivo di preoccupazione per gli assicuratori elvetici è rappresentato dall’atteso rallentamento congiunturale derivante dalla decisione della Banca nazionale svizzera e soprattutto l’inasprimento della situazione dei tassi bassi. Altro motivo di preoccupazione è la crescente regolamentazione del settore finanziario.