Secondo gli ultimi rilievi di Munich Re, in generale i danni da catastrofe naturale nel 2013 sono stati moderati: circa 125 mld di $ di danni globali per danni assicurati pari a circa 31 mld di dollari. Dati al di sotto della media degli ultimi dieci anni (US$ 184 mld e US$ 56 mld).
880 le catastrofi naturali registrate, un numero maggiore rispetto alla media del decennio di 790, che hanno ucciso più di 20mila persone (media ultimo decennio 106.000).
“Diversi eventi hanno evidenziato come la prevenzione e l’attuazione di misure per il contenimento dei Danni possa restringere l’impatto delle catastrofi naturali. E’ il caso per esempio delle tempeste invernali in Europa, dove le perdite sono rimaste relativamente basse” ha detto Torsten Jeworrek, responsabile del business riassicurativo di Munich Re Board .
“Allo stesso tempo, eventi come quelli che hanno colpito le Filippine dimostrano l’urgente necessità di fare di più nei mercati in via di sviluppo ed emergenti per meglio proteggere le persone. Sia a livello di costruzioni che di strutture di protezione e di programmi assicurativi per fornire alle persone colpite sostegno e assistenza finanziaria dopo un disastro, anche con l’appoggio dello Stato”.
In Europa l’evento catastrofico più costoso in termini di danni economici è stata l’alluvione che ha colpito il sud e l’est della Germania e i paesi limitrofi ad inizio giugno: le perdite globali sono stati di 11,7 mld €, mentre i danni assicurati sono ammontati a 2,3 mld di euro.
L’inondazione è stata provocata da un sistema di bassa pressione forte che ha portato l’aria calda e umida dal Mediterraneo attraverso il Mar Nero attorno alle Alpi fino alla Germania . Quando questa si è incontrata con le masse d’aria fredda, ha provocato la caduta di pioggia su un terreno già saturo, in alcuni casi fino a 400 litri per metro quadrato in pochi giorni.
Diversamente dall’esondazione dell’Elba nel 2002, il centro storico di Dresda è stato risparmiato dall’alluvione proprio grazie alle misure protettive attuate.
Considerate tutte le zone europee colpite i danni globali sono stati pari a 16,8 mld di euro, quelli assicurati 3,4 mld).
Le alluvioni del 2013 hanno dimostrato che il controllo delle inondazioni è fattibile, anche se ci sono molte misure ancora che si devono attuare, per un controllo su tutto il corso dei fiumi.
L’importanza delle misure preventive è stata dimostrata anche con le tempest autunnali e invernali Christian e Xaver, nonostante la loro notevole forza.
Xaver ha portato ad un innalzamento delle acque dell’Elba ad Amburgo a 6,09 m., ancora più alta della catastrophe del 1962, che provocò 347 morti. Ma Amburgo ha investito più di 2 mld di euro in misure cautelari da allora. Ma questa spesa ha evitato alla città danni per circa 20 mld di euro in questi anni.
L’evento più costoso per il comparto assicurativo è stata la tempesta di grandine che ha colpito il sud ovest della Germania tra il 27 e il 28 luglio. Si tratta anche dell’evento grandine più costoso in assoluto nella storia tedesca (chicchi di grandine fino a 14 cm di diametro!). I danni totali delle tempeste di grandine di luglio ed agosto sono stati di 3,9 mld di euro, di cui 3,1 assicurati.
In termini di perdite umane la catastrofe più grave è stata causata dal supertifone Haiyan, che ha colpito le Filippine il 7 novembre con una velocità del vento di oltre 300 km/h. Più di 6 mila le vittime e milioni di feriti e senza casa. I danni totali sono stati pari a circa 10 mld di dollari, pari al 5% della produzione economica annuale del paese. La scarsa penetrazione assicurativa ha fatto sì che i danni assicurati non dovrebbero superare il miliardo di dollari.
La stagione degli uragani nell’Atlantico si è invece mostrata relativamente più clemente che in passato. La catastrofe naturale che ha provocato più danni negli Usa è la serie di tornado che ha colpito lo stato dell’Oklahoma, che ha distrutto o danneggiato 10 mila case per un valore di circa 5,7 miliardi di dollari, 1,8 dei quali coperti da assicurazione.