Il Commercio occupa il primo posto tra i settori del ramo Servizi per numero di infortuni denunciati nel quinquennio 2008-2012 (22%), seguito dai Trasporti (17%) e dalla Sanità (16%), presentando tuttavia un calo infortunistico del 27% (secondo solo ai Trasporti, -32%) e migliore di quello medio del complesso dei Servizi (-20%).
Analizzando i comparti, il Commercio al dettaglio e quello all’ingrosso (autoveicoli e motocicli esclusi) fanno registrare la quota più alta di infortuni (55% e 27% dei casi rispettivamente), mentre il Commercio all’ingrosso e al dettaglio e la riparazione di autoveicoli e motocicli con il 18% dei casi segna il calo maggiore (-33% contro rispettivamente -24% e -29%).
L’83% degli infortuni denunciati nel 2012 avvengono in occasione di lavoro e di questi il 68% coinvolge gli uomini. Dei circa 9.500 infortuni in itinere, più della metà riguardano le donne e in particolare le lavoratrici del Commercio al dettaglio (autoveicoli e motocicli esclusi).
Tra gli indennizzati in occasione di lavoro i principali eventi che deviando dalla norma portano all’infortunio sono la perdita di controllo (22%), in particolare di oggetto, di utensile a mano nonché del materiale lavorato, i movimenti del corpo sotto o senza sforzo fisico (21%), per oltre la metà dei casi movimenti scoordinati, gesti intempestivi e inopportuni, e infine la caduta di persona (14%), principalmente allo stesso livello.
Contatto con agente materiale contundente (24%), sforzi fisici a carico del sistema muscolo-scheletrico (25%) e cadute (11%) rappresentano le modalità della lesione più frequenti. Scendendo a livello di comparto nel Commercio al dettaglio (autoveicoli e motocicli esclusi) al primo posto troviamo i movimenti (22%) mentre nelle altre tipologie di commercio le perdite di controllo (22%) principalmente di oggetti (movimentati, spostati).
Fonte: Dati INAIL