La crisi economica che ha investito il nostro paese, ha modificato radicalmente i consumi delle famiglie italiane che hanno ridotto quantità e/o qualità dei prodotti acquistati.
Nel 2012, secondo l’Istat, la diminuzione della spesa ha avuto un impatto negativo sulle vendite al dettaglio che hanno subito una contrazione del 2,2% rispetto all’anno precedente, risultato di un calo delle vendite alimentari (-0,8%) e di quelle di prodotti non alimentari (-2,8%). Le flessioni più ampie hanno riguardato i gruppi supporti magnetici, strumenti musicali (-4,5%), mobili, articoli, tessili, arredamento (-3,8%), cartoleria, libri, giornali, riviste (-3,7%).
Per l’Inail, le aziende assicurate che operano nel Commercio (circa 740mila), rappresentano il 36% del totale ramo Servizi; ma è il comparto del Commercio al dettaglio (autoveicoli e motocicli esclusi) a vantare la maggiore presenza sul territorio (circa 423mila), con una prevalenza di imprese di dimensioni assai contenute e con un numero medio di addetti molto basso.
Sotto l’aspetto infortunistico, il comparto ha mostrato, nell’ultimo quinquennio, una costante riduzione del numero delle denunce (-23,9%) passando dai 41.873 casi nel 2008 ai 31.871 nel 2012, con una maggiore flessione per gli uomini (-26,5%).
Fonte: Dati INAIL