Dopo Emergency o Medici senza Frontiere, il VII Premio Borgia sarà assegnato alla memoria di Elémire Zolla, pensatore “completo” alla maniera degli antichi saggi indiani o degli umanisti della Rinascenza. Grazia Marchianò, presidente AIREZ (Associazione Internazionale di Ricerca Elémire Zolla), l’associazione alla quale va l’ambito riconoscimento, come studiosa e compagna di vita, ne ha presentato la figura e l’opera nel convegno preparatorio, svoltosi a Villa Bernabei lo scorso novembre, definendolo: “uno svettante monumento al sincretismo antico e moderno, intendendo per sincretismo alla sua maniera la fattuale compresenza di saperi germogliati nella mente umana e accumulati nelle più varie civiltà sotto ogni cielo e in ogni tempo: dalle tradizioni orali dei popoli senza scrittura al pensiero mitico, dai sistemi filosofici alle teologie e alle metafisiche, dalle letterature di Oriente e Occidente all’alchimia, alle dottrine esoteriche, allo sciamanesimo, alle teorie scientifiche remote e attuali, alla storia delle arti e dei costumi, e alla storia tout court”.
La ricorrenza del decennale della morte dello studioso, celebrata nel 2012 con il patrocinio dell’Unesco, costituisce l’occasione per recuperare una grande lezione culturale-sapienziale e preparare la conclusione delle celebrazioni, con l’assegnazione del VII premio Europeo “S. Borgia”,in programma a Velletri, sabato 26 gennaio 2013, ore 9 e 30, nella Sala convegni della Banca Popolare del Lazio.
Ma da quest’anno il premio si fa letteralmente in tre, senza finanziamenti pubblici, ma grazie solo a persone ancora innamorate o “malate di cultura”.
Nella sezione archeo, quest’anno vengono assegnate ben tre borse di scavo per complessivi € 4.500,00 a: Borna Scognamiglio da Paris-Sorbonne, per il biennio 2013-14, Magali De Haro Sanchez da Liegi per il 2013, giovani archeologi impegnati nello scavoin Egitto quest’anno molto proficuo. Quindi, il nome della Città viene oggi ricordato nei rapporti di scavo accademici, nelle pubblicazioni ufficiali e conosciuto in tutti i congressi internazionali di papirologia ed egittologia. L’impegnativa campagna di scavo si svolge annualmente in autunno ai bordi dell’Oasi del Fayyum, nell’Egitto settentrionale. Soknopaiou-nesos, ove oggi scavano con risultati eccellenti i borsisti “borgiani”, aveva una notevole valenza strategica, come tappa per le carovane che trasportavano pregiate merci da e verso il Mediterraneo, lungo la Via della Seta e la Via dell’Incenso, e molti sono i papiri e i reperti che vengono alla luce, tra mille difficoltà e insidie. I premiati sono selezionati da una rosa di prestigio internazionale, arrivano da tutta Europa e ripartiranno subito dopo per l’Egitto in altre missioni ed esperienze.
Nella sezione in medicina legale e diritto delle assicurazioni, viene assegnata una borsa di studio di € 1.500,00 a Francesco Bruschini, dedicata a “Fernando Cancellieri”, sponsorizzata dalla famiglia, a ricordo dell’impegno profuso dall’imprenditore per la città di Velletri e per i giovani, con il patrocinio dell’Università di Roma Tor Vergata e UEA (Unione Europea Assicuratori). Vincitore e finalisti del Premio Borgia illustreranno poi, nell’ambito di un convegno, le loro ricerche, i loro approfonditi studi a una platea di specialisti del settore.
Un premio che non dura un giorno o un’ora ma -di anno in anno- cresce e offre occasioni d’eccellenza a vincitori e finalisti, per impegnarsi “sul campo”, approfondire studi e ricerche, pubblicarle, illustrarle in consessi accademici.