Stretta dalla necessità di migliorare il suo stato patrimoniale messo in difficoltà dalle perdite legate ai danni causati dall’uragano Sandy, il gruppo assicurativo australiano QBE ha in cantiere un piano di riorganizzazione finalizzato a un taglio dei costi da 200 milioni di dollari. Un piano che secondo alcune anticipazioni della stampa australiana, comporterebbe il taglio di circa 700 posti di lavoro. Una voce smentita, almeno in parte dalla stessa compagnia che, attraverso un suo portavoce ha fatto sapere che gli eventuali tagli derivanti dal processo di revisione delle attività saranno prevalentemente gestiti attraverso un mix di turnover e ridistribuzione del personale.
John Neal, chief executive officer di QBE aveva già comunicato al mercato l’obiettivo del gruppo per i prossimi anni: tagliare i costi di 200 milioni di dollari all’anno. “Questo obiettivo – aveva a suo tempo spiegato – sarà raggiunto attraverso un’ampia gamma di iniziative, lavorando molto più a stretto contatto con tutti i 52 Paesi dove lavorano i dipendenti di QBE”.