Inizio d’anno scoppiettante per le società di risparmio gestito. Non solo per le ottime performance in borsa che avevano già contraddistinto il 2012 e che sono proseguite nei primi giorni del 2013, ma anche per i nuovi dati di raccolta comunicati ieri da due dei leader italiani del mercato, ovvero Banca Mediolanum e a seguire (a mercati chiusi) Banca Generali, che hanno messo a segno nuovi record.
Al mercato però piace soprattutto il ritorno in grande stile di Mediolanum nella distribuzione dei fondi e delle gestioni.
Non è stata da meno Banca Generali, che a dicembre ha registrato una raccolta netta di risparmio gestito di 219 milioni, suddiviso tra 98 milioni di fondi comuni e 121 milioni di assicurazioni. Mentre il bilancio dell’intero 2012 di fondi e gestioni è positivo per 512 milioni a dispetto del deflusso di 188 milioni che Banca Generali aveva subito nel 2011. A questo si aggiungono gli 1,1 miliardi raccolti l’anno scorso sulle polizze assicurative. Anche questi in netta crescita rispetto ai 713 milioni collocati l’anno precedente. «La raccolta netta realizzata nel 2012 è una delle migliori di sempre, sia in termini di volumi che di mix di prodotto», ha dichiarato ieri Piermario Motta, l’amministratore delegato di Banca Generali.
All’appello, per avere un quadro completo delle società di risparmio gestito, mancano ora soltanto i dati di raccolta di fine anno di Azimut che saranno comunicati nei prossimi giorni. Numeri attesi in crescita, ancora una volta, visto che già il bilancio dei nove mesi 2012 della società guidata da Pietro Giuliani è stato ampiamente positivo, con un saldo netto positivo per 1,3 miliardi. Anche in questo caso da attribuire soprattutto a fondi (920 milioni), gestioni patrimoniali (455 milioni) e polizze (481 milioni), mentre il risparmio non gestito (titoli e conti correnti) ha registrato deflussi per 43 milioni. Un riposizionamento del portafoglio che ha consentito alla società di aumentare i margini di profitto, tanto che il 2012, come ha annunciato Giuliani a MF/Milano Finanza il 5 gennaio, si chiuderà con un utile superiore a 140 milioni. Anche questo un record che si aggiunge all’apprezzamento dell’82% messo a segno dal titolo Azimut nel 2012, risultando il migliore del Ftse Mib. (riproduzione riservata)