L’arrivo della tariffe Rc auto uguali per uomini e donne, entrate in vigore lo scorso 21 dicembre con una sentenza della Corte di giustizia europea, doveva portare a un livellamento delle polizze verso il basso (donne), verso l’alto (gli uomini) o in una posizione mediana tra uomini e donne. Secondo Supermoney, che ha confrontato i prezzi delle assicurazioni odierni con quelli di tre mesi fa (si veda tabella), al contrario è emerso che se per gli uomini i prezzi sono effettivamente aumentati, le donne continuano a vedere premi ribassati almeno per chi è in prima classe di merito. Scendendo nelle classi, pare invece che ci sia stato un livellamento verso l’alto per tutti e due i sessi, leggermente meno per le donne.
Un’indagine sulle tariffe di Cittadinanzattiva ha inoltre permesso di sfatare un falso mito: tanti incidenti e quindi alto rischio dovrebbero aumentare massimali e premi. E invece no. Se infatti la frequenza degli incidenti vede al primo posto la Lombardia (17,1% del totale, fonte Isvap), seguita da Lazio (12,8%) e Piemonte (8,3%), le polizze più salate sono invece in Campania, Calabria e Puglia.