La borsa ha premiato ieri il titolo Generali, dopo l’annuncio dell’acquisto del restante 49% del capitale nella jv con Ppf group. Il titolo ha infatti chiuso a 14,48 euro, +0,84%, ben oltre la performance del mercato (Ftse Mib +0,33%).
Il gruppo di Trieste, in una nota emessa la scorsa notte, dopo un cda straordinario, ha confermato le voci della vigilia: il gruppo acquisterà in due tranche da Ppf group il rimanente 49% della partecipazione nella jv a un prezzo totale di 2.521 mln euro.
La jv Gph, nello stesso tempo, cederà a Ppf group le attività assicurative per il credito al consumo in Russia, Ucraina, Bielorussia e Kazakistan per 80 mln euro. È stato definito uno scambio di partecipazioni senza esborsi monetari. Il gruppo Generali acquisirà da Ppf investment il controllo di Ppf Beta, che detiene indirettamente il 38,46% della società assicuratrice russa Ingosstrakh, mentre Ppf group acquisirà il 27,5% detenuto da Generali nella società di gestione di fondi di investimento Ppf partners, gestita da Ppf, nonché le quote del fondo Ppf partners 1 fund L.P. che fanno capo alla società triestina. Nell’ambito dei nuovi accordi, il corrispettivo per l’acquisto del 49% di Gph è stato concordato in via definitiva in 2.520.560.000 euro. L’acquisizione avverrà in due tranche: entro il 28 marzo, il Leone acquisterà da Ppf group il 25% delle azioni di Gph per 1,286 mld di euro. L’ammontare sarà destinato al rimborso di circa il 51% del prestito obbligazionario di 400 milioni euro sottoscritto da Generali ed emesso da una società controllata da Ppf group nel 2009 e del 51% del finanziamento di circa 2,1 miliardi concesso, nel 2007, da un pool di banche finanziatrici a Ppf group. L’esborso netto complessivo per Generali sarà quindi di circa 1,1 miliardi. Le risorse relative al pagamento del prezzo della prima tranche sono già a disposizione di Generali, grazie anche all’emissione obbligazionaria subordinata di 1,25 miliardi del 5 dicembre scorso. L’utilizzo dei proventi di questa emissione consente a Generali di mantenere stabili i propri indici di solvibilità e di leva finanziaria. Intorno al 31 dicembre 2014, Generali potrà rilevare, in virtù di un’opzione di acquisto, il restante 24% di Generali Ppf holding per 1.234.560.000 euro, con il contestuale rimborso del residuo ammontare del prestito obbligazionario e del finanziamento. È riconosciuto a Ppf e, in subordine, alle sue banche finanziatrici, un diritto di opzione di vendita della stessa partecipazione. Generali assumerà il pieno controllo gestionale di Gph con la facoltà di nominare il vertice manageriale al perfezionamento della prima tranche. Ppf group avrà il diritto fino alla fine del 2014 di designare due degli otto membri del cda di Gph, rispetto all’attuale rappresentanza paritetica. Dal bilancio 2013 e fino alla durata dell’accordo tra gli azionisti, Gph distribuirà agli azionisti il 66% dell’utile maturato. Goldman Sachs ha agito in qualità di financial advisor di Generali in relazione a questa transazione.
In una nota, l’a.d., Mario Greco, ha ribadito che, «con questa operazione, eliminiamo ogni incertezza sulla nostra strategia di sviluppo in Europa centro-orientale e sulle risorse necessarie per il gruppo a realizzarla. Oggi siamo diventati uno degli operatori leader in un’area a crescita elevata». In conference call, l’a.d. ha poi sottolineato che quello portato a termine è «un deal molto importante con diverse implicazioni». «Non penso», ha poi risposto a un analista in merito al pagamento della seconda tranche, «che avremo bisogno di risorse esterne. Penso che sia gestibile». Infatti, una parte della somme necessarie arriverà dalle cessioni che la compagnia assicurativa ha in programma. In merito, ha precisato, «siamo in attesa di ricevere le offerte non vincolanti per le attività Usa e Bsi. Non vedo ostacoli per le cessioni, che forniranno somme addizionali».
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