Niente rivincita per Giovanni Consorte, che 5 anni fa aveva costituito Intermedia, merchant attiva anche nell’immobiliare, dopo essere stato defenestrato dall’Unipol in seguito alla vicenda Bnl. Ora arrivano le dimissioni da presidente e ad della sua creatura, dopo le contestazioni di alcuni soci capeggiati da Alfredo Cazzola, ex- gestore del Motor Show, terzo azionista con il 4,66%. Gli attriti erano cominciati quando Consorte tentò la scalata al Bologna-calcio (di cui Cazzola era stato presidente). Le critiche sono poi cresciute. L’accusa: poca dinamicità degli investimenti (troppi sulle energie alternative) e scarsa redditività. Fino alla richiesta agli azionisti di por mano al portafoglio, cui quasi tutti i 180 soci hanno detto no, a cominciare da Cpl, Coopsette, Coop 3L, Coop e Ceramiche, Coop Reno, Cipea e Conscoop, a corto di liquidi. Ma anche Cazzola ha declinato l’invito. Inoltre le disavventure giudiziarie di Consorte (è stato condannato in Cassazione insieme al braccio destro in Unipol, Ivano Sacchetti, per la vicenda Antonveneta) hanno frenato Intermedia, e in aprile Consob ha cancellato dall’albo degli intermediari Intermedia Credito. L’ultimo bilancio si è chiuso con 23 milioni di passivo e per quest’anno il deficit sarà maggiore. (riproduzione riservata)
Consorte deve dire addio anche al timone di Intermedia
di Carlo Valentini