Il naufragio della Costa Concordia all’isola del Giglio è stato solo una delle 106 perdite totali di navi avvenute nei 12 mesi conclusi con lo scorso novembre. Per contro, gli incidenti di gravità tale da giustificare l’abbandono della nave agli assicuratori da parte degli armatori proprietari nei 12 mesi precedenti erano stati solo 91. Il calcolo è riportato nel report Safety and Shipping Review di Allianz Global Corporate & Specialty, che però evidenzia anche che il dato è comunque inferiore del 27% alla media dell’ultimo decennio (146 incidenti ogni esercizio). Secondo Allianz il merito di questo miglioramento è dovuto all’applicazione di nuove tecnologie, a regolamentazioni più stringenti sulla formazione del personale e alle politiche messe in campo per migliorare la sicurezza. Mentre l’errore umano rimane ancora la causa principale degli incidenti marittimi: affaticamento, pressioni economiche dell’armatore in tempo di crisi e l’inadeguata formazione.