L’introduzione lo scorso 21 dicembre di uguali tariffe per uomini e donne, imposta da una sentenza della Corte di Giustizia europea, non si è rivelato un pretesto per aumentare i costi assicurativi. Al contrario: molte compagnie hanno agevolato le guidatrici, che oggi pagano meno di prima, secondo l’indagine condotta dall’Osservatorio SuperMoney, portale per il confronto delle assicurazioni auto.
A fine ottobre, prima dell’introduzione della tariffa assicurativa “unisex”, SuperMoney aveva registrato una tendenza al rialzo per le polizze stipulate dalle donne. Ora questo trend sembra essersi invertito.
Ecco cosa è emerso confrontando due dei profili standard stabiliti dall’Ivass, un guidatore e una guidatrice di 40 anni, con auto di 1.300 cc alimentata a benzina, in classe bonus-malus CU 1, nella città di Milano. Il prezzo medio per questi due profili (media calcolata sulle prime quattro compagnie) è oggi pari a 389 euro: lo scorso ottobre un uomo pagava in media 383 euro, mentre una donna 399 euro.
Nel complesso dunque, le signore sono state avvantaggiate dalla novità.
Se dalla prima classe bonus-malus si passa alla 5a classe di merito, mantenendo invariati i profili degli automobilisti, si scopre che in questo caso si è assistito a un rincaro per uomini e donne. Il prezzo medio oggi è di 525 euro, con un aumento del 9% per gli uomini e dell’8% per le donne. Anche in questo caso, dunque, le guidatrici ne escono vittoriose.
Infine, SuperMoney ha effettuato il confronto su due guidatori (uomo e donna) in classe di merito 10: entrambi oggi pagano in media 633 euro, contro i 622 pagati dall’uomo e i 635 pagati dalla donna tre mesi fa.