“Le norme restrittive sull’uso del contante introdotte dall’ultimo Decreto Legge del Governo in materia, comporterà pesanti ripercussioni per gli agenti di assicurazione, se non si troveranno soluzioni per abbassare le commissioni sul transato”.
È quanto sostiene in una nota Unione Europea Assicuratori che aggiunge: “Se prevalesse l’interpretazione più restrittiva che fa riferimento al costo annuo del contratto, che spesso include altre garanzie (furto/incendio, etc), i cittadini saranno indotti all’utilizzo dello strumento elettronico per il pagamento dell’RC Auto (limite dei 1.000 Euro)”.
L’UEA evidenzia come l’aumento dei volumi, con i tassi praticati normalmente dai gestori dei circuiti di pagamento tramite POS, andrà a determinare un costo di transazione particolarmente oneroso per gli incassi dei premi RCA. “Nell’ipotesi che il tasso praticato, già considerato tra i migliori del mercato, sia dello 0,55% sul transato, per una rata RCA di 1.000 Euro – già gravata da 260 Euro di tasse e contributi – si avrà un costo pari a 6,93 Euro (1.260 Euro x 0,55%). Se poi pensiamo che su 1.000 Euro nette di premio la provvigione può variare da 70 a 100 Euro, si ha un’incidenza sulle provvigioni variabile, rispettivamente, dal 9,9% al 6,93%”.
“Non intendiamo frenare o rallentare il processo di modernizzazione del paese e la sua evoluzione e nemmeno sottrarci alle innovazioni, anzi, vogliamo essere parte attiva di questo processo nella relazione con il cliente/assicurato – sostiene Filippo Gariglio, Presidente dell’Unione Europea Assicuratori – tuttavia non possiamo accettare che un automatismo incida in modo così pesante sui ricavi degli intermediari professionali, già sottoposti a continue erosioni di redditività. Sollecitiamo dunque il sistema nel suo insieme – le istituzioni, le banche e tutti gli organi deputati – ad agevolare il pagamento elettronico attraverso provvedimenti o accordi che portino ad una riduzione consistente di tali costi”.