Pagina a cura DI ANTONINO D’ANNA
Sace fi nanzia 144 milioni di dollari (111 mln €) per Taneco, una società controllata dalla compagnia petrolifera russa Tatneft, per la costruzione di una nuova raffi – neria in Russia, precisamente a Nizhnekamsk nella repubblica del Tatarstan. Il denaro investito da Sace coprirà i contratti di fornitura per varie imprese italiane tra cui Mangiarotti, Offi cine Luigi Resta, Walter Tosto e Weir Gabbioneta. Una volta a regime la raffi neria, dal costo totale di circa 7,4 mld $ (5,7 mld €), potrà produrre 148.000 barili al giorno di benzina, diesel, olio combustibile, cherosene nafta. La Sace rimborserà Taneco per gli acquisti passati e futuri di equipaggiamento, beni, servizi e licenze italiane che saranno impiegate in relazione alla raffi – neria. Il prestito erogato da Sace è di 12 anni, a erogarlo saranno Bank of Tokyo-Mitsbushi Ufj Ltd, Société générale, e Sumitomo Mitsui Banking Corporation Europe limited. Il Tatarstan è attualmente una delle repubbliche dell’ex gigante sovietico più sviluppate. Secondo uno studio PwC Russia pubblicato sul sito della Tida (l’agenzia che si occupa della promozione del Tatarstan), gli intervistati riconoscono al paese (60%) la disponibilità del e procedure burocratiche relativamente semplici, oltre a bassi salari e zone economiche speciali, come quella di Alabuga, che rappresentano (40% delle risposte) dei veri e propri centri dove sviluppare il proprio business. Infine, cosa che viene spesso apprezzata dagli imprenditori, il governo è molto rapido a concedere permessi e soprattutto cercare di appianare eventuali ostacoli che gli imprenditori dovessero trovare sul loro cammino. Per contro, a frenare la crescita dell’ex repubblica sovietica, vengono indicati il livello dello sviluppo infrastrutturale, la preparazione tecnologica e culturale degli impiegati e degli operai. La voce istruzione, per il 60% degli investitori, sottolinea la mancanza professionisti in alcuni campi e in particolare la scarsa conoscenza dell’inglese, che si sommano al costo del riscaldamento e dell’acqua più una fornitura di energia elettrica non sempre affidabile: manca infi ne un’opportuna promozione in Europa. Bisognerà aspettare i prossimi anni per vedere, probabilmente, un potenziamento in questi settori. Nel frattempo, il Tatarstan sta vedendo insediamenti produttivi per l’industria dei polimeri, farmaceutica e per i sistemi automatizzati di controllo. © Riproduzione riservata