L’australiana QBE Insurance Group ha dichiarato lo scorso giovedì che il risultato netto per il 2011 potrebbe contrarsi del 50% come conseguenza di un anno record in quanto a catastrofi naturali. La compagnia potrebbe anche ridurre i dividenti finali delle proprie azioni, raggiungendo il minimo storico in otto anni.
Si tratta del secondo anno consecutivo in cui il gruppo riporta cali nei risultati netti. L’ultima volta che QBE ha subito una diminuzione nei suoi profitti è stato nel 2001, dopo l’attacco alle Torri Gemelle.
Investitori e analisti sono stati piuttosto dubbiosi anche di fronte alle previsioni positive per il 2012.
Anche altri gruppi come Chubb, Travelers e la rivale Australia Group hanno registrato grosse perdite nel 2011, ma QBE è stata colpita più duramente in quanto esposta ai mercati statunitense e australiano, particolarmente affetti dal maltempo.
QBE, che nel corso degli ultimi 10 anni ha completato più di 75 acquisizioni per essere presente in 50 Paesi e raggiungere un risultato netto di 15 mld di dollari (11,6 mld di euro), è stata colpita dalle alluvioni e dal maltempo in Australia, dal terremoto in Nuova Zelanda, da una stagione di uragani e tornado particolarmente attiva negli Stati Uniti, dalle esondazioni e dalle rivolte politiche in Europa e dalle inondazioni in Thailandia.
Questa serie di eventi ha comportato un aumento dell’esborso per i risarcimenti di 1.2 mld di dollari (900 mln di euro) rispetto all’anno precedente.
Gli investitori si dicono molto delusi. “C’è una forte mancanza di fiducia rispetto alle scelte operate dal management della compagnia”, ha detto Simon Burge, chief investment officer di ATI Asset Management, che detiene una quota in QBE. “Gli investitori saranno ancora più cauti rispetto alle indicazioni che QBE fornirà in futuro. Nonostante gli eventi catastrofici che hanno colpito la compagnia, i numeri sono peggiori rispetto alle aspettative”, ha aggiunto Burge.
Il dividendo finale scenderà a 25 centesimi, dai 66 dell’anno precedente, ha reso noto QBE, le cui azioni hanno perso 24 punti percentuali, erodendo la capitalizzazione di 4 mld di dollari (3,1 mld di euro).
Gli analisti, in media, attendevano un aumento del profitto netto dell’11%, con un dividendo finale di 65 centesimi, secondo un sondaggio di Reuters. QBE pubblicherà i risultati finanziari il prossimo 28 febbraio.
“Nonostante le catastrofi del secondo semestre dell’anno abbiano riempito meno prime pagine rispetto alla prima metà dell’anno, la frequenza di tali eventi è rimasta molto alta”, ha detto il ceo di QBE Frank O’Halloran in una nota.
QBE, dopo due anni difficili in cui il numero di sinistri riportato è aumentato, mentre i risultati degli investimenti sono diminuiti, ha mantenuto comunque un outlook positivo per il 2012, grazie all’aumento dei premi previsto in tutti i mercati chiave del gruppo.
È stato ipotizzato un margine di profitto del 15%, all’interno del quale il margine di indennità per grandi rischi individuali e catastrofi naturali è del 10%, contro un 15% del 2011, mentre il rendimento del contante e del portafoglio di investimenti a tasso fisso è previsto al 3%, contro il 2,1% dell’anno precedente.
“Il mercato globale dell’assicurazione commerciale rimane altamente competitivo e i target del management di QBE appaiono eccessivamente ottimistici alla luce dei risultati del 2011”, ha commentato Credit Suisse in una nota.