Di Anna Messia
L’Isvap salva le polizze index linked dal rischio di paralisi legato al downgrade dell’Italia. A causa del taglio da A+ a BBB+ dei rating della Repubblica Italiana deciso venerdì 13 da Standard&Poor’s molti prodotti assicurativi nazionali rischiavano infatti di finire fuori gioco. Le norme che hanno regolato finora il settore prevedevano che le polizze collegate a un indice azionario o a un valore di riferimento (le index linked, appunto) potessero utilizzare come copertura delle riserve tecniche esclusivamente titoli obbligazionari con un rating A- emesso da due primarie agenzie di rating. Con una sola eccezione: erano ammessi anche titoli in cui la votazione A- fosse attribuita da una sola primaria agenzia di rating, purché però nessun’altra avesse attribuito una valutazione inferiore. La decisione di Standard&Poor’s di tagliare di due gradini il giudizio sull’Italia avrebbe quindi obbligato gli assicuratori a smontare le riserve e sostituire i Buoni del tesoro italiani con titoli più sicuri. Una manovra che l’autorità guidata da Giancarlo Giannini ha evitato con il regolamento pubblicato ieri, in base al quale il rating non viene più considerato un parametro di riferimento per i titoli obbligazionari «emessi da stati appartenenti allo spazio economico europeo», sempre però che vengano rispettati i «principi di adeguata sicurezza e negoziabilità» già previsti dalla normativa. (riproduzione riservata)