In luce a Piazza Affari FonSai che archivia la seduta con un rialzo del 7,76% a 0,7915 euro (Ftse Mib -2,04%) in scia ai rumors sull’ipotesi di fusione con Unipol. Ma Fondiaria-Sai ha smentito che l’ipotesi sia allo studio perchè la «società non ha ricevuto nè contatti nè alcuna manifestazione di interesse in merito ad una ipotizzata operazione straordinaria di fusione di cui ha parlato la stampa».
Cheuvreux si era dimostrato scettico sull’ipotesi di fusione tra le due società. La principale ragione, secondo il broker, è che l’unione tra le due compagnie porterebbe a un gruppo con una quota di mercato nel segmento delle assicurazioni auto del 37%. Una così grande concentrazione, ha precisato il broker, non sarebbe accettabile per l’Antitrust specialmente sotto la regia di Mediobanca che è il principale azionista di Generali Ass. Una via di uscita potrebbe consistere nella cessione di Milano Ass.
Ipotesi che, in ogni caso, avrebbe implicazioni negative in termini di sinergie di costo, che andrebbero completamente ad annullarsi.
Tra le varie eventualità per fare cassa per Unipol al fine di sostenere un necessario aumento di capitale nella compagnia assicurativa anche la possibile cessione di Unipol Banca. «Una fusione con Fonsai sarebbe da valutare soprattutto in ottica dell’impegno finanziario richiesto per l’aumento di capitale. Una eventuale cessione di Unipol Banca, che da tempo è un peso per la società, sarebbe una notizia positiva», commentano gli analisti di Intermonte.
L’accordo per mettere in sicurezza FonSai, ha spiegato MF, potrebbe essere chiuso in anticipo rispetto ai tempi che avrebbe dettato il numero uno di Mediobanca, Alberto Nagel. Nonostante la disponibilità manifestata dal fondo Clessidra di Claudio Sposito per investire nella compagnia assicurativa attraverso l’ingresso in Premafin, alla fine la soluzione che avrebbe prevalso dovrebbe essere quella dell’integrazione industriale con Unipol.