di Luigi Chiarello
Addio all’agente assicurativo monomandatario. Il pacchetto liberalizzazioni, venerdì al vaglio del consiglio dei ministri, prevede la fine del rapporto di esclusiva tra agenti e compagnie assicurative. E vieta a queste ultime anche di vendere direttamente ai clienti finali i propri prodotti o servizi. Tutto, insomma, dovrà passare dagli agenti plurimandatari. Attenzione, però. Il provvedimento sul tavolo del Cdm prevede anche un limite minimo di soggetti da mettere in concorrenza. Infatti, il testo dispone che «chiunque distribuisca servizi e prodotti assicurativi dei rami danni e vita, indipendentemente dalla tipologia contrattuale utilizzata, deve offrire i servizi e prodotti di almeno due diverse compagnie assicurative». In sostanza, basterà avere in portafogli i prodotti di appena due compagnie assicurative per essere già in regola col ruolo di agente plurimandatario. Ovviamente, visto il divieto di vendita diretta, la norma impone gli stessi obblighi anche a tutte le agenzie di assicurazione collocate sul territorio. Nulla si dice, invece, in merito al subagente. Che non ricade nell’obbligo minimo di dover servire almeno due compagnie assicurative. Ma a quel livello, nei fatti, la concorrenza esiste già. I termini entro cui gli agenti di assicurazione e le compagnie assicurative dovranno adeguare la propria attività, per allinearsi ai nuovi vincoli e così realizzare un assetto più competitivo del mercato assicurativo nel paese, non sono stringenti. Infatti tutti questi soggetti avranno un anno di tempo. Ma il countdown scatterà non appena il pacchetto di liberalizzazioni diventerà operativo, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.