Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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L’ops ostile di Bbva su Sabadell accende la speculazione sul consolidamento. Bilbao offre 11,5 mld, anche se il governo si oppone. Occhi puntati sugli altri target del m&a, da Abn a Commerzbank In Italia si scommette sul futuro di Banco Bpm e Montepaschi
Reazione a due velocità in borsa per le società di gestione quotate che hanno presentato i risultati del primo trimestre. Campione di giornata è stata Banca Generali, con una performance dell’1,7% a 38,8 euro per azione. Merito in gran parte dell’utile netto consolidato a 122 milioni di euro, in aumento annuo del 47% grazie alla crescita delle masse gestite e amministrate, che hanno raggiunto il massimo storico a un passo dai 97 miliardi per il combinato disposto di crescita dei mercati ed effetto raccolta. «Includendo il mese di aprile, abbiamo fatto finora 2,3 miliardi di raccolta: ma la crescita non è solo a livello di valore, ma anche di qualità perché sono aumentati di pari passo gestito, assicurativo, consulenza evoluta», ha detto l’amministratore delegato, Gian Maria Mossa, che poi ha aggiunto: «Abbiamo già accantonato l’80% dell’utile ricorrente e il 100% della componente non ricorrente, cioè circa 0,9 centesimi». Questo significa che Banca Generali «ha già messo da parte quasi 1 euro per il dividendo di competenza nel 2024, a dimostrazione della nostra solidità e dalla forza di un modello capital light». L’istituto ha inoltre confermato l’obiettivo di una raccolta netta per l’anno di oltre 6 miliardi con una composizione orientata per il 40-60% in asset investiti. Invariato l’obiettivo di distribuire 7,5-8,5 per azione di dividendi cumulati nel periodo 2022-25.

Nei prossimi dodici mesi l’AI aumenterà il rischio cybersecurity, la disinformazione e la responsabilità legale e reputazionale. Lo evidenzia la società di consulenza PwC nel documento «AI, la grande ricerca», nel quale vengono esplorate le dinamiche di adozione dell’AI, mettendo in luce i benefici e i rischi associati, nonché le strategie per una gestione sostenibile e responsabile di questa tecnologia. Secondo le aziende italiane intervistate gli investimenti in AI incrementerà l’efficienza nei tempi di lavoro interni, migliorerà e velocizzerà il lavoro, incrementare i profitti e aumentare i ricavi. In un mondo in continua evoluzione, l’AI viene percepita come una forza trasformativa che inciderà profondamente sul tessuto industriale e sociale. La prima parte del documento si concentra sull’adozione della Generative AI (GenAI) e il suo effetto catalizzatore sulle tecnologie limitrofe.
Un patrimonio complessivo, quello delle Casse di previdenza private e privatizzate dei professionisti, che «veleggia» verso i 110 miliardi (al 31 dicembre scorso erano circa 104) e un «peso» fiscale che, a fine anno, potrebbe essere di «tre quarti di miliardo», in crescita, rispetto ai 650 milioni versati all’Erario nel 2023. E, nel frattempo, se da un lato Cassa depositi e prestiti (Cdp) venture capital, per bocca dell’amministratore delegato Agostino Scornajenchi, esprime l’«auspicio» di avere al fianco gli Enti, «indirizzando capitali verso l’asset class del venture capital, che rappresenta l’impresa nazionale del futuro», dall’altro il sottosegretario all’Economia Federico Freni invita alla «cautela», parlando di un «coefficiente di rischio che», il comparto si può «permettere in maniera molto limitata, perché investe i soldi delle nostre pensioni». È quanto emerso ieri mattina, agli Stati generali dell’Adepp (l’Associazione dei 20 Istituti pensionistici e assistenziali privati), con il presidente Alberto Oliveti convinto che le Casse debbano «autoregolamentarsi» sulle proprie operazioni finanziarie, mentre non si fanno più ipotesi sui tempi di emanazione del decreto ministeriale «ad hoc», la cui uscita dagli uffici del dicastero di via XX settembre era fissata entro il 30 giugno dell’anno passato.
Pugno duro contro le truffe su Internet: scatta l’aggravante se l’inganno è una vendita di beni on line. È quanto propone uno degli emendamenti approvati dalle commissioni della Camera al ddl del Governo sul rafforzamento della cybersicurezza (atto n. 1717). Tra le altre modifiche, su cui dovrà decidere l’aula di Montecitorio, c’è l’introduzione a tappeto della biometria per l’accesso dei dipendenti ai data base pubblici di molte PA e l’istituzione, presso l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), del Centro nazionale di crittografia, con il compito di studiare i sistemi di cifratura più efficaci.
Stop al licenziamento del whistleblower, anche se l’addebito disciplinare non è direttamente collegato con le denunce che il dipendente pubblico ha proposto contro i superiori: bisogna infatti considerare il contesto in cui s’inseriscono la contestazione e il provvedimento espulsivo. Sbaglia allora il giudice del merito secondo cui l’esistenza di una causa che legittima il licenziamento renderebbe superfluo l’esame sulla natura ritorsiva del provvedimento: quando il lavoratore sostiene che il recesso è una vendetta, il datore deve comunque dimostrare la giusta causa o il giustificato motivo. E soltanto se l’onere è assolto anche formalmente spetta al dipendente documentare che la rappresaglia è l’unico fattore determinante del provvedimento. Così la Corte di cassazione civile, sez. lavoro, nella sentenza n. 12688 del 09/05/2024.

corsera

Meno di 400 mila bambini l’anno. Da 13 anni in Italia è così. Si va dai 577 mila nuovi nati nel 2008 e poi è tutta una curva in discesa. E il record negativo è del 2023 con 379 mila nascite. E però diminuiscono anche i decessi — 661 mila — e aumenta l’aspettativa di vita che supera gli 83 anni, sei mesi in più del 2022. È lontano il 1964, anno del baby boom con 1.035.207 nati. E sono impietosi gli ultimi dati Istat sulla natalità in Italia. Con il numero medio di figli per donna che scende a 1,20 da 1,24 del 2022 e si avvicina al minimo storico del 1995 quando si arrivò a 1,19. La media Ue è 1,46. La Sardegna è la regione d’Europa con il numero medio più basso, 0,91 figli a donna. La Provincia Autonoma di Bolzano ha il record assoluto con 1,56, anche se in discesa rispetto all’1,64 del 2022. È stato calcolato che nel 2050 ci sarà un ragazzo ogni tre anziani.


Handelsblatt

 

L’economia si indebolisce, i pericoli dei cyberattacchi aumentano, due guerre imperversano nelle immediate vicinanze dell’Europa – e Allianz guadagna più che mai. Il risultato operativo dell’assicuratore con sede a Monaco di Baviera è aumentato del 6,7%, raggiungendo i 14,7 miliardi di euro nel 2023 e collocandosi nella parte alta del range di obiettivi che si era prefissato. Anche l’utile di bilancio è aumentato in modo significativo, soprattutto perché il Gruppo è riuscito a lasciarsi alle spalle il disastro della speculazione di hedge fund fallita negli Stati Uniti, che aveva pesato sul risultato netto dell’anno precedente. Gli azionisti beneficiano di questo successo: il prezzo delle azioni ha raggiunto un massimo di 20 anni alla fine del 2023 e il dividendo è destinato a salire a 13,80 euro per azione.